lunedì 13 maggio 2019

IL PROBLEMA DELLA CONOSCENZA NELLA CRITICA DELLA RAGION PURA:

I GIUDIZI DELLA SCIENZA E LA "RIVOLUZIONE COPERNICANA"

Nella critica della ragion pura si afferma che occorre condurre un'analisi sui fondamenti della conoscenza al fine di appurare, quali sono le condizioni di possibilità della scienza e per capire che è possibile una metafisica come scienza, a questo scopo si analizzano le proposizioni della scienza(i giudizi).
Inoltre si sostiene che: 
  •  i giudizi si distinguono in tre tipologie:                                                                                       1) analitici, in essi il predicato esplica solo il contenuto del soggetto; possiedono universalità e necessità ma non accrescono il potere.                                                                                         2) sintetici a posteriori, in essi il predicato aggiunge novità al soggetto; accrescono il sapere ma sono particolari e contingenti.                                                                                                       3) sintetici a priori; accrescono il sapere(essendo sintetici); sono dotati di universalità e necessità (essendo a priori).                                                               
  • nei giudizi sintetici a priori possiamo distinguere:                                                                        1) L'aspetto materiale quindi le impressioni sensibili che il soggetto riceve passivamente dall'esperienza (a posteriori).                                                                                                        2) la modalità (a priori) con cui la mente ordina attivamente le impressioni. Entrambi li possiamo trovare nella rivoluzione copernicana in cui viene detto che non è la mente a doversi adeguare alla realtà, ma ala realtà a doversi adeguare alle modalità conoscitive del soggetto.

LIMITI E POSSIBILITÀ DELLA CONOSCENZA 



La dottrina degli elementi è suddivisa in Estetica trascendentale e Logica trascendentale. L'estetica trascendentale studia la conoscenza sensibile la quale è passiva e attiva al tempo stesso, infatti riceve dall'esperienza i dati percettivi e li organizza attraverso due forme a priori: 1) spazio; la forma del senso esterno -- 2) tempo; la forma del senso interno. 
La logica trascendentale è suddivisa a sua volta in analitica trascendentale e dialettica trascendentale. L'analitica trscendentale studia la facoltà dell'intelletto, consentendo di unificare le intuizioni sensibili sotto le 12 categorie. La legittimità della loro applicazione è giustificata cn la deduzione trascendentale, secondo cui  tutto il processo conoscitivo è fondato sull'io penso, il legislatore della natura, intesa come realt fenomenica distinta dalle realtà noumenica. 
La dialettica trascendentale studia la ragione cerca di superare i limiti dell'esperienza attrverso: 
1) L'unificazione dei dati del senso interno → idea dell'anima 
2) l'unificazione dei dati del senso esterno  → idea del mondo 
3)  l'unificazione dei dati del senso interno ed esterno  → idea di dio 

Nessun commento:

Posta un commento